Il disco

A otto anni dalla nascita del progetto-premio-associazione Parole liberate oltre il muro del carcere, “Parole liberate” diventa un disco: un vero e proprio concept album sul carcere che si snoda lungo 14 brani per 50 minuti di grande musica.
Tutti i testi sono stati composti da persone che, all’epoca della loro partecipazione a PL, erano detenute, per essere poi musicati e interpretati da artisti già affermati.
L’Associazione Parole liberate, fondata da Michele De Lucia, Riccardo Monopoli e Duccio Parodi, ringrazia tutte le persone detenute che in questi anni hanno partecipato al Premio (questa iniziativa nasce ed esiste con voi e per voi), gli operatori penitenziari che hanno contribuito a diffonderlo, portandolo – letteralmente – nelle celle, il DAP, le associazioni sostenitrici, tutti gli artisti e il produttore esecutivo Paolo Bedini (Baracca & Burattini).
Un grazie particolare a Oliviero Toscani, che ha realizzato il progetto grafico ed è riuscito a rendere con una immagine il senso di Parole liberate.Ascoltate questo disco, acquistatelo, fatelo girare sui vostri dispositivi, mentre siete in giro e sull’impianto di casa (l’intensità delle liriche e la qualità della scrittura, degli arrangiamenti, delle esecuzioni e delle interpretazioni meritano tutta la vostra attenzione e… un ampli e due casse come si deve).

Di seguito i link ad alcune piattaforme digitali (l’album è distribuito da Sony Music / The Orchard), e informazioni più dettagliate sull’Associazione e sul disco.

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Buon ascolto!
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Il Premio
Parole liberate: oltre il muro del carcere è un Premio per poeti della canzone, riservato alle persone detenute nelle carceri italiane, fondato nel 2014 dal giornalista Michele De Lucia, dall’attore Riccardo Monopoli e dall’autore Duccio Parodi e organizzato dall’omonima Associazione di Promozione Sociale.

Formula
L’idea originale di Parole liberate è quella – mai tentata prima in Italia – di proporre ai detenuti non solo di scrivere una poesia, ma di essere co-autori di una canzone: la lirica vincitrice viene affidata a un artista già affermato, affinché la metta in musica e la interpreti.

Finalità
L’obiettivo è costruire un nuovo canale di comunicazione tra carcere e società, che inviti le persone detenute ad aprirsi, portando il loro dramma esistenziale oltre il muro del carcere, e le persone libere a guardare alla realtà penitenziaria con una consapevolezza nuova, rompendo il circolo vizioso per cui chi ha sbagliato è condannato alla pena aggiuntiva dell’emarginazione, a vita e senza possibilità di riscatto. Parole liberate si appella perciò alle Istituzioni e all’opinione pubblica, affinché l’articolo 27 della Costituzione non resti lettera morta e il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti non sia più un miraggio.

Partnership e Istituzioni
Il Premio si svolge in collaborazione con le più importanti associazioni impegnate per il rispetto dei diritti umani nelle carceri – Antigone, A buon diritto, Cetec – Centro europeo teatro e carcere, La Ribalta – Centro studi Enrico Maria Salerno, Ristretti Orizzonti – ed è stato presentato al grande pubblico da Carlo Conti su Rai Uno nel corso della serata finale del Festival di Sanremo 2016. Sul sito di Radio radicale, media partner di Parole liberate, sono disponibili le registrazioni integrali degli eventi pubblici che Parole liberate ha tenuto a Roma, presso la Camera dei deputati, e a Milano, con i sindaci Giuliano Pisapia (2015) e Giuseppe Sala (2017).

Edizioni e vincitori
Le persone detenute hanno risposto all’invito di Parole liberate partecipando con centinaia di composizioni. Si tratta di liriche dal forte impatto emotivo, commoventi e non di rado disturbanti, in cui si inseguono continuamente amore,isolamento, rimpianto, rabbia, il senso di perdita e la voglia di ricominciare.I vincitori delle quattro edizioni del Premio sin qui celebrate sono stati:
– Cristian Benko “Lupetto” con la lirica Clown fail, musicata e interpretata da Ron (2014/15)
– Giuseppe Catalano con P.s. post scriptum, musicata e interpretata da Virginio (2015/16). Il videoclip del brano, girato dal regista Tommaso Ranchino a Roma presso il San Michele, antico carcere minorile oggi sede dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, nel 2020 è stato premiato al Festival internazionale del film corto – Tulipani di seta nera per il miglior testo
– Pietro Citterio con Frammento, musicata e interpretata da Enrico Maria Papes con Federica Balucani e Giampaolo Pape Gurioli (2016/2017);
– Paul Andrei Cocian con Hotel Chimera, musicata e interpretata da Petra Magoni e Finaz

Oltre il muro, con un album
Mentre la quinta edizione di Parole liberate era in pausa forzata a causa del covid-19, l’Associazione è stata tutt’altro che inattiva e ha affidato a Paolo Bedini (Baracca & Burattini), storico produttore e manager cui si devono alcune delle migliori pagine del rock indipendente italiano, il compito di selezionare, tra quelle che negli anni hanno concorso al Premio, altre liriche meritevoli di essere portate all’attenzione del pubblico.
Nove di queste sono state infine musicate e interpretate da artisti che a loro volta hanno sposato la causa di Parole liberate, andando a comporre – con quelle già premiate – un vero e proprio concept album, in cui il filo conduttore che lega tutti i brani è il carcere.

Tracklist
01. Luca Faggella featuring Giorgio Baldi, Clown Fail
(testo di Cristian Benko in arte Lupetto, carcere di Milano – Opera, I Edizione)
02. Andrea Chimenti e Gianni Maroccolo, L’immagine di te
(testo di Donato Squicciarino, carcere di Foggia, IV Edizione)
03. NuovoNormale, Sbagliato
(testo di Katrin, carcere di Perugia, IV Edizione)
04. Fabrizio Tavernelli, Sopra Vivere
(testo di Paul Andrei Cocian, carcere di Volterra, IV Edizione)
05. Petra Magoni e Finaz, Hotel Chimera
(testo di Paul Andrei Cocian, carcere di Volterra, IV Edizione)
06. Teresa Plantamura, Il Controcanto
(testo di Carmelo La Licata, carcere di Voghera, I Edizione)
07. Virginio, P.S. post scriptum
(testo di Giuseppe Catalano, carcere di Milano – Opera, II Edizione)
08. Lisa Giorè, Signor Destino
(testo di Amoron Icam, carcere di La Spezia, IV Edizione)
09. Ambrogio Sparagna, Per Non Credere
(testo di Nuno André Sa’ Dias, carcere di Civitavecchia, IEdizione)
10. Yo Yo Mundi, La Finestra
(testo di Eleonora Andreone, carcere di Roma – Rebibbia, IV Edizione)
11. Acquaragia Drom, Tu Chi Sei
(testo di Lely, carcere di Perugia, IV Edizione)
12. Magicaboola Brass Band, E il pensiero vola
(testo di Giacomo Baldini, carcere di Arezzo, IV Edizione)
13. Enrico Maria Papes e Federica Balucani featuring Pape Gurioli, Frammento
(testo di Pietro Citterio, carcere di Milano – Opera, III Edizione)
14. Michael Manring e Riccardo Monopoli, Clown Fail
(testo di Cristian Benko in arte Lupetto, carcere di Milano – Opera, I Edizione)

L’Associazione ha voluto omaggiare Cristian Benko “Lupetto”, vincitore della prima edizione, prematuramente scomparso nel 2019, con una doppia interpretazione della sua lirica, poste rispettivamente in apertura e in chiusura dell’album.